La vita, in fondo, è solo qualcosa di indefinito
Puoi anche pensare di toccare il contorno nitido di una verità
Poi ti accorgi che hai carezzato solo l’idea della stessa
E allora ti proietti in un ampio altrove altro
Assolvi te stessa
E coccoli il tuo sguardo senza verità e contrasto
Non hai più bisogno di un occhio con decine di megapixel
Non cerchi più fuochi di ancoraggio alla realtà
Hai bisogno di un sensore di sentimento
e di un corpo fluido
sparisce la realtà
scompare il tempo
la nostalgia diventa pena
la memoria rattrista i desideri
la musica ricorda solo il canto di tua madre
forse davvero la tua unica verità
il canto di tua madre
si allontanano le maglie tessute di menzogne
si allargano i fori di un’ombra malata
e tu sempre più piccola e irraggiungibile
ti renderai invisibile
nel passaggio indistinto
della vita.