In uno spazio di silenzio
abitato dal vento
si possono anche aprire
occhi di terra
come pozze per battesimi di morte
e continuare a vederci dentro
un cielo riflesso
in una finta acqua di purezza
scenario di stagioni d’inferno
ma come non rimpiangere i secoli
nel grido di conforto
verso un dio
che tiene in mano la salvezza
inchiodando la libertà?
Potrei piangere sicura della mia innocenza?
O continuare a sorridere nella farsa
recitata di una storia perenne
senza trovare il coraggio
di amare l’uomo e la sua morte.
sentimenti disillusi che racchiudono paure..
la paura..
della vita in sè..intrinseca e legata alla distanza
e trovare conforto nell'utopia..di un cuore immaginato..
se vuoi passa da me..
ci sono non tutte ma diverse prose poetiche..
Sono passata da te, mi sono soffermata sulle prose poetiche … mi sono unita come lettrice del tuo blog e continuerò a seguirti …
Guardare in faccia la realtà con la verità non sempre è facile e non sempre la paura imprigiona ma siamo spesso schiavi di noi stessi …
Paola
anche io ti seguo(va bene il tu vero?)..
mi piace il tuo modo di scrivere..
non è banale..
🙂 …ok per il tu …
il tuo modo? coraggioso …
Grazie!
è un gran complimento!