Lungo il sentiero dell’illusione (autoritratto in contrapposizione ai selfie di moda).
Ebbene sì. Nel piacere dell’andare, perché no, verso ogni dove il pensiero inclini la sua direzione, vado. Che il cammino si faccia poi illusione, delusione, derisione, non importa. Capisco che quella non è la mia strada. E forse l’unico modo per capirlo è proprio intraprenderlo, questo percorso. Ciò mi offre l’opportunità non solo di conoscermi, ma di conoscere gli altri e lasciare gli immeritevoli dietro di me. Sensazione fantastica prendere per mano soltanto chi condivide il rispetto per la tua sensibilità e il tuo particolare modo di stare nel mondo. Indosso il mio abito di seta, quello più amato, quello mai abbandonato negli anni, quello che mi appartiene come la mia seconda pelle e vado appagando il viandante che c’é in me. Mi faccio esploratrice di vie e di vite e, paziente, “a piedi nudi nel parco”, guardo alla vita, cerco sorrisi, sorridendo a me stessa: anche questo è un buon giorno. Anche questa è la sorpresa.